La Storia della Chiesa

La chiesa di San Silvestro è situata nel quarto di Santa Maria.

Deve la sua realizzazione agli abitanti del castello di Collebrincioni che contribuirono così alla fondazione della città nel XIII secolo. È caratterizzata dai resti di un importante ciclo di affreschi realizzato dal Maestro di Beffi. Tra il XV ed il XVI secolo risentì dell’influenza della famiglia Branconio che la valorizzò con opere di Francesco da Montereale, di Raffaello Sanzio e Giulio Cesare Bedeschini. Nel 1902 è stata inserita nell’elenco degli edifici monumentali nazionali.

La chiesa preesistente insisteva direttamente sulle mura dell’Aquila che, nella prima configurazione, si sviluppavano dal Palazzo Reale — adiacente l’attuale chiesa di San Domenico — sino a San Silvestro, come testimoniato dalla presenza del torrione sul fianco sinistro. L’esatta datazione dell’odierna San Silvestro è oggetto di discussioni tra gli esperti.

Quel che è certo è che i lavori sull’impianto attuale sono documentati nel 1350, data in cui è verosimile ipotizzare l’edificazione della facciata.

A partire dal XV secolo la chiesa risentì dell’influenza della potente famigli Branconio la cui prima dimora venne costruita frontalmente alla chiesa. Successivamente al terremoto del 1461 vennero finalmente portate a termine le decorazioni pittoriche e gli abbellimenti architettonici all’interno dell’edificio che venne impreziosito, nel XVI secolo, dagli affreschi di Francesco da Montereale, di cui sopravvivono quelli nelle due edicole in controfacciata.

Intorno al 1517 Giovanni Battista Branconio pronotario di papa Leone X commissionò a Raffaello Sanzio una Visitazione come dono al padre Marino. La tela venne collocata nella cappella di famiglia allestita nell’abside della navata sinistra e vi rimase sino al 1655 quando, su pressione degli spagnoli, papa Alessandro VII ne autorizzò la consegna al re Filippo IV di Spagna, nonostante le proteste degli aquilani.

Alla metà del 500 risale anche l’edicola posta sulla parete di destra, che in origine ospitava il pregevole gruppo scultoreo della Madonna di San Silvestro, oggi al Museo Nazionale d’Abruzzo. Sul finire del secolo venne allestita una seconda cappella utilizzando il vano del torrione posto sul muro di sinistra in cui venne realizzata una cupolina su base ottagonale e venne collocato un altare di fino gusto barocco — primo esempio di questo stile in città — impreziosito dal Battesimo di Costantino di Baccio Ciarpi.

Nel 1625 per volere di Girolamo Branconio, nipote di Giovanni Battista, la cappella di famiglia venne rinnovata ad opera di Giulio Cesare Bedeschini, che ne arricchì la composizione con la Presentazione di Gesù e la Presentazione di Maria. Girolamo inoltre realizzò una controvolta all’interno del vano absidale che anticipava le esigenze di una nuova spazialità seicentesca per l’intero organismo architettonico.

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Il Rosone di San Silvestro
Crocefisso San Silvestro
Cappella degli Stucchi con il Battesimo di Costantino di Ciarpi
Cappella Branconio
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Chiesa di San Silvestro

Orari delle Celebrazioni